La depressione è nell’aria : studio sull’interazione tra inquinamento atmosferico, variabili biologiche e disturbo depressivo
L'INQUINAMENTO
L’inquinamento atmosferico è un noto fattore di rischio ambientale per la salute umana. L’esposizione a inquinamento si associa infatti a diverse patologie, e recenti studi scientifici ne supportano anche la relazione con disturbi psichiatrici come la depressione.
FATTORI BIOLOGICI
Studi recenti hanno dimostrato come l’esposizione a fattori ambientali possa causare, in soggetti con vulnerabilità biologica, l’insorgere del disturbo depressivo o il suo riacutizzarsi.
DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE
Il disturbo depressivo maggiore è un disturbo psichiatrico che riguarda fino al 10% della popolazione generale nel corso della vita, con frequenza doppia nelle donne rispetto agli uomini.
Lo studio DeprAir
Lo studio DeprAir nasce dall’ipotesi che l’esposizione all’inquinamento atmosferico di soggetti affetti dal Disturbo Depressivo Maggiore possa influenzarne la condizione fino ad aggravarla.
Obiettivo dello studio è valutare come l’inquinamento atmosferico possa contribuire a un decorso sfavorevole della patologia depressiva, come conseguenza di cambiamenti biologici dovuti all’esposizione a scarsa qualità dell’aria.
Partecipanti allo studio
Dati da esporre
Dati da esporre
Dati da esporre
Ricercatori DeprAir
Prof. Michele Carugno
responsabile scientifico del progetto
Medico del Lavoro, Clinica del Lavoro "Luigi Devoto", UOC Medicina del Lavoro – UOS Epidemiologia, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Professore Associato di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze Cliniche e di Comunità, Università degli Studi di MilanoProf. Massimiliano Buoli
referente per il piano di divulgazione
Medico Psichiatra, Dipartimento delle Neuroscienze e Salute Mentale, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Professore Associato di Psichiatria, Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti, Università degli Studi di MilanoNotizie Divulgative
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